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Parlamento europeo (Foto: Frederick Florin/Getty Images)

Il Parlamento europeo ha approvato una risoluzione di condanna verso la discriminatoria legge ungherese contro la comunità lgbtq+, con la quale il governo di Viktor Orban ha vietato la diffusione di materiale educativo sull’identità di genere e la presenza di persone Lgbtiq+ negli annunci pubblicitari o in prima serata in televisione. La mozione è passata con 459 voti favorevoli, 58 astenuti e 147 contrari, tra cui tutti i rappresentanti della Lega e di Fratelli d’Italia.

I deputati hanno condannato “nei termini più forti possibili” la legge adottata dal Parlamento Ungherese lo scorso 15 giugno, descrivendola come una chiara violazione dei diritti fondamentali sanciti dalla Carta, dai Trattati e dalla legislazione dell’Unione relativa al mercato interno”. Sollecitando poi la Commissione europea ad avviare una procedura legale d’urgenza contro il governo del presidente sovranista Orban.

Il Parlamento europeo ha poi sottolineato che questa legge non rappresenta un eccezione nella politica ungherese verso le persone lgbtq+, ma costituisce “un ulteriore esempio intenzionale e premeditato del graduale smantellamento dei diritti fondamentali in Ungheria, dove ostilità, discriminazione e campagne di disinformazione verso questa comunità sono diventati strumenti di censura politica. Nell’azione del governo ungherese, il Parlamento ha rilevato gravi violazioni dei diritti umani e dei valori dell’Unione, che stanno minacciando la democrazia, lo Stato di diritto e la libertà dei media. Tra le misure contrarie ai diritti e ai valori europei ricordiamo il recente emendamento alla Costituzione dell’Ungheria per affermare che “la madre è donna e il padre è uomo” e il divieto del riconoscimento legale del genere per le persone transgeder e intersessuali.

Anche se non vincolante, la risoluzione va ad aggiungere ulteriori pressioni sulla presidente della Commissione Ursula von der Leyen al fine di condurre l’Ungheria di fronte alla Corte di giustizia europea. “Questa legge è vergognosa” ha dichiarato la presidente, perché usa la protezione dei minori, verso la quale siamo tutti impegnati, come scusa per discriminare le persone a causa del loro orientamento sessuale”. Von der Leyen ha poi inviato una lettera formale al governo di Orban, promettendo di usare tutti i poteri dell’esecutivo dell’Unione per proteggere i diritti dei cittadini e delle cittadine.

In questo contesto, i rappresentanti italiani a Bruxelles non hanno fatto una vera bella figura, non riuscendo a votare compatti contro una legge discriminatoria e che potrebbe condurre ad un aumento delle violenze nei confronti delle persone lgbtq+. Infatti, per proteggere le alleanze internazionali e gli accordi politici, tutti i deputati e le deputate di Lega e Fratelli d’Italia hanno votato “no” alla mozione contro l’alleato Orban. Forza Italia si è invece spaccata in 3, con una maggioranza di astenuti e due minoranze favorevoli e contrarie.

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I deputati europei hanno approvato una risoluzione di condanna verso la legge contro la comunità lgbtq+ voluta dal governo di Viktor Orban. I rappresentanti di Lega e Fratelli d’Italia hanno votato “no”
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