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(foto: Unsplash)

Snapchat rimuoverà dalla sua app lo speed filter, il filtro che consente di visualizzare la propria velocità in miglia o chilometri all’ora e poi condividere il video. Snapchat è stata accusata di incentivare la guida spericolata in questo modo. Purtroppo negli ultimi anni sono stati registrati diversi casi di incidenti stradali causati anche dall’utilizzo di questo filtro, soprattutto negli Stati Uniti

Un incidente del 2015 in Georgia che ha coinvolto il filtro velocità ha lasciato un conducente con danni cerebrali permanenti. Nello stesso anno, il filtro è stato collegato alla morte di tre giovani donne in un incidente d’auto a Filadelfia. Nel 2016, cinque persone sono morte in Florida dopo un impatto ad alta velocità che, secondo quanto riferito, ha coinvolto il filtro velocità. L’anno dopo, tre giovani del Wisconsin hanno registrato una velocità di quasi 200 chilometri all’ora su Snapchat prima di schiantarsi contro un albero e morire.

Una Corte d’appello federale ha recentemente stabilito che la società può essere citata in giudizio per il coinvolgimento del filtro velocità in incidenti stradali. La corte ha scoperto che Snapchat non può essere protetto in questo caso dalla Sezione 230, una parte del Communications Decency Act che protegge le aziende dall’essere citate in giudizio per la pubblicazione dei contenuti degli utenti sulla loro piattaforma.

Snapchat, che ospita il filtro velocità sulla propria app dal 2013, aveva recentemente tentato di correre ai ripari, apportando una serie di modifiche. L’azienda aveva declassato la funzione da filtro ad adesivo, abbassando la sua importanza. Ha anche aggiunto un avviso che ricordava di “non scattare e guidare” che appariva ogni volta che qualcuno utilizzava la funzione. La società ha anche limitato la velocità massima per la quale un post poteva essere condiviso a 35 miglia orarie, poco più di 55 chilometri all’ora.

La società sta già subendo in diversi stati americani azioni legali da parte delle famiglie di coloro che sono stati feriti o uccisi in incidenti stradali a causa della velocità eccessiva mentre usavano l’app. Secondo uno degli avvocati che rappresenta le famiglie delle vittime la rimozione del filtro non cambia nulla sul piano legale, confermando che le cause andranno avanti.

Una portavoce di Snapchat, ha fatto sapere ieri che il motivo per cui il filtro verrà rimosso è che è poco usato dagli utenti dell’app, non ammettendo la pericolosità della funzione. Irina Raicu, direttrice dell’Internet Ethics Program presso la Santa Clara University, ha spiegato a Npr che sempre più aziende tecnologiche fanno valutazioni del rischio di nuovi prodotti e funzionalità per cercare di anticipare possibili abusi, ma sembra invece che Snapchat non si sia preoccupata di questo prima di lanciare il suo filtro.

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La società è coinvolta in diverse cause legali per incidenti stradali, ma non ha ammesso la pericolosità della funzione
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