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Gli sportelli Atm “Chivo” di El Salvador per cambiare il bitcoin in dollari (foto Twitter Bukele)

Prosegue il piano di El Salvador per dare corso legale al bitcoin: il governo sta dislocando in tutto il paese 200 sportelli automatici atm per convertire i dollari in criptovaluta e viceversa. La legge proposta dal presidente Nayib Bukele, dopo essere stata approvata a giugno dal parlamento, entrerà in vigore dal 7 settembre, pertanto la piccola nazione centroamericana si sta dotando di infrastrutture utili per accompagnare l’accesso dei cittadini al servizio di wallet digitale Chivo, che in slang locale significa “ganzo”. Il 20% del prodotto interno lordo nazionale poggia sulle rimesse degli emigrati e, secondo l’esecutivo, la legge Bitcoin permetterà ai cittadini di risparmiare 400 milioni di dollari all’anno in commissioni per il trasferimento di denaro.

Il governo ha creato un fondo da 150 milioni di dollari per sostenere il progetto. Scaricando il wallet digitale, sviluppato insieme a Strike e inserendo il loro numero identificativo, i cittadini si ritroveranno come incentivo 30 dollari già accreditati in bitcoin (al momento la cifra sarebbe pari a 6 millesimi di bitcoin), secondo quanto ha spiegato il ministro delle Finanze Alejandro Zelaya. Ci saranno anche 50 filiali finanziarie dove poter ritirare o depositare denaro nel paese, che conta 6,4 milioni di abitanti ed è grande poco meno dell’Emilia Romagna.

La ripresa

Nel frattempo, la maggiore criptovaluta del mondo ha raggiunto una valutazione di 50mila dollari domenica, tornando su livelli che non si vedevano da tre mesi. Bitcoin (+7,57%) e altre valute digitali hanno riacquistato vigore nell’ultima settimana, secondo i dati di Coinmarketcap: Ethereum +4,54%, Cardano +39,76% e Binance Coin +17,42%. Uno slancio ottenuto sulla scia di diversi annunci.

Coinbase, la più grande piattaforma di exchange americana, ha dichiarato l’altro giorno di voler mettere a bilancio l’acquisto di 500 milioni di dollari in criptovalute e investire il 10% dei ricavi trimestrali in un portfolio di beni crypto. La compagnia, secondo i piani dell’amministratore delegato Brian Armstrong e del direttore finanziario Alesia Haas, prevede di investire in Ethereum, token per la finanza decentralizzata e beni in proof of stake.

Sull’altra sponda dell’Atlantico, PayPal permette da questa settimana di comprare, vendere e conservare criptovalute ai suoi clienti nel Regno Unito, a partire da un minimo di una sterlina. Sarà la prima espansione internazionale del servizio, fuori dagli Stati Uniti. PayPal prevede una diffusione dei token digitali nelle transazioni da ecommerce e punta a rappresentare un livello di ingresso nel mondo delle cripto, anche per utenti non specializzati. Per il momento non sarà possibile spostare i token digitali su app di altri portafogli virtuali.

Nel mondo dei non-fungible token (nft), infinefa invece il suo debutto Visa, che ha appena acquistato un CryptoPunk per 150mila dollari. Perché mai la compagnia leader nel mondo delle carte di credito si sia interessata ai bizzarri personaggi unici sviluppati in 10mila esemplari nel 2017 da Larva Labs, disegnati in pixelart, in gran parte distribuiti gratuitamente e poi divenuti una sorta di cimelio per gli appassionati, lo spiega Cuy Sheffield, direttore dell’unità criptovalute di Visa: “Crediamo che gli nft giocheranno un ruolo importante nel futuro del retail, social media, svago e commercio. Per aiutare i nostri clienti e partner a partecipare, abbiamo bisogno di sviluppare una comprensione di prima mano dei requisiti di infrastruttura richiesti a un brand globale per acquistare, conservare e sfruttare un nft”.

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Installati 200 sportelli automatici dove i cittadini potranno convertire dollari nella moneta virtuale. Dal 7 settembre in vigore la legge voluta dal presidente Bukele
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