0 00 5 minuti 3 anni 10

Gli asteroidi, si sa, non vanno in vacanza. E nemmeno gli scienziati se ne stanno con le mani in mano: anche in estate i preparativi per difendere il nostro pianeta da un ipotetico incontro ravvicinato continuano spediti. L’ultimo paese a gettarsi nella mischia è stata la Cina: uno studio guidato dal National Space Center locale, infatti, ha appena presentato la nuova strategia del colosso asiatico per deviare asteroidi di dimensioni potenzialmente catastrofiche dalla loro (per ora ipotetica) rotta di collisione con la Terra.

L’obiettivo della simulazione è, in particolare, Bennu, l’asteroide che ha ospitato la missione Nasa Osiris Rex, un gigante dal diametro medio di 490 metri, per un peso di circa 77 milioni di tonnellate, che nell’arco dei prossimi 200 anni potrebbe trovarsi in orbita di collisione con il nostro pianeta, anche se le chance di un simile tragico rendezvous sono inferiori a una su 2.700. Rischi minimi, che non vanno però presi sottovalutati: se colpisse la Terra, Bennu provocherebbe un’esplosione con una forza di pari a circa 1.200 megatoni, 80mila volte superiore quindi alla bomba che ha devastato Hiroshima.

Per questo motivo è necessario prepararsi per tempo, anche perché qualunque missione di intercettazione dell’asteroide andrebbe lanciata con anni di anticipo, e il rischio è dunque quello di farsi trovare impreparati al momento del bisogno. Il piano degli scienziati cinesi, descritto sull’ultimo numero della rivista Icarus, prevede l’utilizzo di 23 razzi Lunga Marcia 5, i più più recenti lanciatori pesanti della flotta asiatica, capaci (almeno sulla carta) di portare ciascuno oltre 20mila chili di materiali nella bassa orbita terrestre.

Nel caso di una missione di intercettazione, i razzi non sarebbero però utilizzati come vettori spaziali, ma come arieti, lanciati per speronare il corpo celeste e spingerlo su un’orbita che non intercetti quella del nostro pianeta. I 23 razzi volerebbero compatti in direzione dell’obiettivo (Bennu, nelle simulazioni realizzate per lo studio), senza sganciare lo stadio superiore, che in questo caso verrebbe sfruttato come massa aggiuntiva per imprimere maggiore forza al momento del contatto. Secondo i calcoli degli stessi ricercatori, in questo modo i razzi sarebbero sufficienti per deviare di oltre novemila chilometri la rotta di Bennu, sufficienti per assicurarsi che non possa entrare in collisione con il nostro pianeta. E la missione – assicurano – richiederebbe appena 10 anni di anticipo rispetto alla data della collisione per poter essere lanciata con successo. Una finestra temporale realistica per un oggetto delle dimensioni di Bennu.

Il piano cinese è simile a quello rivelato qualche anno fa dalla Nasa, ovvero il progetto Hammer (Hypervelocity Asteroid Mitigation Mission for Emergency Response), che però prevedeva l’utilizzo di 34-53 razzi per assicurare la deviazione dell’asteroide, e presentava quindi costi molto maggiori. Per ora, comunque, saranno proprio gli americani (con l’aiuto della nostra Agenzia spaziale europea) a testare per primi queste tecnologie sul campo: il 24 novembre 2021 è previsto il lancio della missione Dart (Double Asteroid Redirection), che dovrebbe raggiungere nel 2022 il sistema binario di asteroidi Didymos, distante 11 milioni di chilometri dalla Terra, per tentare di deviarne la rotta, e raccogliere preziosi dati con cui programmare le strategie di difesa dei prossimi decenni.

Probabilmente è un bene che al momento siano Nasa ed Esa a testare sul campo queste tecnologie. In molti, infatti, hanno fatto notare che i razzi Lunga Marcia 5 hanno la pessima abitudine di rientrare in modo incontrollato nell’atmosfera al termine delle missioni. Giusto lo scorso maggio, per esempio, uno simile ha tenuto il pianeta con il fiato sospeso per ore mentre precipitava verso il suolo senza controllo, e solo per caso è finito al largo delle coste della penisola Araba.

The post Anche la Cina studia come salvare la Terra dagli asteroidi appeared first on Wired.

L’agenzia spaziale cinese ha pubblicato i dettagli del suo programma di difesa dagli asteroidi: 23 razzi Lunga Marcia 5 sarebbero sufficienti per deviarne uno delle dimensioni di Bennu, spingendolo su un’orbita innocua per il nostro pianeta
The post Anche la Cina studia come salvare la Terra dagli asteroidi appeared first on Wired.
Wired (Read More)

Dicci la tua, scrivi il tuo commento: