0 00 4 minuti 3 anni 8

Ha fatto discutere il caso riportato sul Corriere della Sera dell’imprenditore italiano Simone Perotti che, con la moglie, ha deciso di cambiare completamente vita e trasferirsi in un’isola greca, senza abitanti, dove ripartire da zero: costruirsi una casa, ridurre i consumi, dedicarsi ad auto produrre il necessario per vivere. Molti di noi, spesso sommersi dallo stress, sogniamo una fuga in qualche paese tropicale, o comunque un ritorno alla semplicità, alle origini, ai ritmi della natura. Questo richiamo atavico sicuramente fa eco alla nostra ricerca intrinseca di benessere psicofisico, ma allo stesso tempo è in netto contrasto con lo stile di vita frenetico e pieno di stress che caratterizza la società moderna.

La fuga dalla società è dunque una sana ricerca della felicità? O una malsana fuga dalla realtà? Qual è il confine tra queste due prospettive Partiamo da un presupposto: se la nostra mente è sana ed è in un buon equilibrio, riusciremo a trovare il nostro benessere in qualsiasi posto al mondo, quindi, possiamo partire tranquillamente anche per un’isola deserta! Attenzione però, al contrario, se la condizione di partenza è uno stato di malessere, di ansia o di depressione e speriamo che fuggire lontano possa aiutarci, forse stiamo sbagliando.

Il luogo dove siamo costretti a vivere è il nostro corpo, e prima di tutto, dobbiamo stare bene in noi stessi. Poi, ben venga se riusciamo ad avere la creatività, il coraggio e l’energia per abbandonare la nostra vita tipica dell’era digitale e riavvicinarci alla natura e a ritmi di vita più eco-compatibiliCerto, tutto ha dei costi: vivere in un’isola comporta non avere una serie di servizi e agevolazioni, richiede rimboccarsi le maniche e darsi da fare per auto produrre almeno una parte dei beni alimentari necessari, ma certo ci toglie dallo stress dei ritmi serrati del lavoro o dalla frenetica vita della città. La nostra salute forse ne risentirà positivamente ma attenzione a non dimenticare che l’uomo è un animale sociale: anche la vita di comunità è un bene prezioso.

La sfida più interessante forse è proprio questa: traditi dalla promessa del digitale che avrebbe dovuto semplificare le nostre vite – ma per certi versi ci ha portato invece ancora più lavoro – riusciremo a costruire una società più green, più sana e meno frenetica nel luogo dove viviamo?

Forse i nostri figli ci ringrazierebbero.

The post Trasferirsi su un’isola: ricerca di un vero benessere o fuga dalla realtà? appeared first on Wired.

Il sogno di cambiare luogo e stile di vita c’è sempre stato, ma ora molti passano ai fatti. Non riconoscendosi più in un sistema di consumi e produttività a tutti i costi e stanchi di una tecnologia che ha tolto il piacere di costruirsi la vita con le proprie mani
The post Trasferirsi su un’isola: ricerca di un vero benessere o fuga dalla realtà? appeared first on Wired.
Wired (Read More)

Dicci la tua, scrivi il tuo commento: