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La pirateria è un reato” diceva la vecchia pubblicità trasmessa nei cinema di tutta Italia prima di ogni film all’inizio del 2000: ve la ricordate? 

Nonostante sia indubbiamente entrata nell’immaginario collettivo, di effetti per contrastarla veramente ce ne sono stati pochi. 

Infatti la lotta ai crimini verso la proprietà intellettuale di contenuti audiovisivi è tra le 10 priorità decise dal Consiglio Europeo a partire da quest’anno fino al 2025.

L’importanza di arginare la pirateria cinematografica nasce non solo per contrastare la criminalità organizzata, per tutelare l’industria audiovisiva, gli autori e tutta la filiera di lavoratori, ma serve anche a proteggere chi scarica o vede film pirata in streaming, specialmente dal cellulare. Azioni del genere possono infatti esporre i propri dati sensibili e il proprio dispositivo a malware e hackeraggio.

Perché è pericoloso guardare film pirata da cellulare?

Oggi si possono effettuare operazioni bancarie, altre transazioni di denaro, si condividono i propri dati personali, video, foto, contatti, chat, si ha l’accesso a servizi statali, fiscali, si può giocare al casinò online su mobile, dove si deposita denaro… la lista è lunghissima. 

E tutti i dati sono lì, a disposizione di chi riesce a entrare tramite malware, ransomware e trojan. Tramite un “Cavallo di Troia”, insomma, ci può essere il furto di dati per utilizzi illeciti, o direttamente la truffa di grosse somme di denaro. Danni più gravi di pagare il biglietto del cinema, acquistare un film o pagare l’abbonamento alle diverse piattaforme di streaming.

Quali sono gli altri rischi per i fruitori di film pirata?

Recentemente c’è stata una grossa operazione della Guardia di Finanza chiamata “Euro Strike 2020”, che ha smantellato una rete IPTV che trasmetteva gli Europei di calcio. 

Non solo sono stati perseguiti i fautori di questa rete ma anche i fruitori, con multe fino a 1032 euro se colti in flagranza di reato.

Questo esempio per dire che se non si incappa in truffe e furti di dati (che a volte possono portare anche a ricatti) si possono prendere multe salate.

A chi ci si espone?

La facciata è quella di una piattaforma: un semplicissimo sito web, che a volte a un occhio attento risulta sospetto per via della presenza frequente di inserzioni pubblicitarie a sfondo sessuale o che sponsorizzano pillole miracolose e quant’altro. Altri siti web invece possono sembrare puliti e anche facili e vantaggiosi da usare.

In realtà sono gestite da associazioni criminali, di cui questo “affare” non è che spesso un’altro degli illeciti che hanno conseguenze sociali ben più gravi di un film pirata, del furto dei dati, delle estorsioni e delle truffe.

Vogliamo davvero eticamente, al di là dei rischi individuali, finanziare queste azioni?

Le alternative senza rischi

Andare a vedere un film al cinema, magari con altre persone, è un’esperienza che arricchisce ancora di più la visione stessa del film. È un’occasione per confrontarsi e condividere le proprie opinioni ed emozioni legate al film. È qualcosa che fa cultura: un’attività costruttiva piuttosto che distruttiva. 

Per non parlare della qualità maggiore dell’impianto audiovisivo.

Sennò, se si vuole essere ancora più comodi, ci si può rivolgere alle svariate piattaforme streaming in mercato. Ce ne sono alcune indipendenti, che raccolgono film più di nicchia, e altre piattaforme, come il famosissimo Netflix, che a fronte di un abbonamento ragionevole propongono una lunghissima lista di film e serie. 

Dal 3 Novembre 2022 l’account Base costerà 7,99 euro al mese. A salire, ci sono lo Standard da 12,99 euro e il Premium da 17,99 euro al mese. 

Ricordiamo inoltre che fino a oggi si poteva condividere in 4 senza sovrapprezzo. 

Dal 2023 si dovrà semplicemente pagare una cifra in più: orientativamente 3 dollari, ancora da stabilire… niente in confronto ai rischi della pirateria cinematografica per i fruitori.

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