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Il logo delle Assicurazioni Generali (Getty Images)

Più prevenzione ed educazione per stili di vita sani; più accessibilità e supporto alle cure; active ageing e assistenza per i non autosufficienti: sono i tre focus su cui si concentrerà la strategia di salute e welfare di Generali nei prossimi tre anni e che mobiliteranno, nel complesso, un investimento da 500 milioni di euro per nuove soluzioni, partnership, digital health per l’erogazione delle cure.

I tempi in cui il soggetto assicurativo era visto dal pubblico come il player che rimborsava le prestazioni in caso di infortuni o problemi sono davvero lontani; grazie anche al fattore digital i grandi attori del settore sono sempre più chiamati a innovare su più fronti e generare un’offerta adatta al bisogno di una clientela molto diversificata, lasciando ampio spazio al fattore personalizzazione per individui, famiglie, imprese. Più in generale i prodotti assicurativi devono costituire strumenti per pianificare vita e salute sul lungo tempo e non solo tool per rimborsare le spese mediche. Il fattore innovazione (e digitale) diventa quindi particolarmente importante per abilitare servizi ed erogare prestazioni.

In quest’ottica, come annunciato nell’ambito dell’evento Health&Welfare dal country manager e ceo Marco Sesana, il gruppo assicurativo Generali avvierà un nuovo fondo di Private Equity  (gestito da Generali Investments) con investimenti da 400 milioni di euro, focalizzandosi prima sull’Italia per poi guardare al contesto continentale nei prossimi anni (l’orizzonte è decennale) in ottica diversificazione. Il perimetro di investimento del fondo verte su laboratori, diagnostica, riabilitazione, retail pharma e servizi, salute digitale. I primi investimenti partiranno in autunno, ma c’è già una pipeline di possibili target nei cinque settori annunciati.

Approccio innovativo anche quello legato alla robotica e all’intelligenza artificiale, sempre più utili per attivare programmi personalizzati per la prevenzione e la riabilitazione, per rivoluzionare quindi la modalità di erogazione delle cure. L’obiettivo, grazie alla sinergia con Movendo Technology, è di portare i clienti (retail e aziende) a un nuovo approccio alla rieducazioni per i traumi fisici, grazie alla tecnologia del sistema Hunova: la combinazione tra professionalità umana e artificial intelligence consentirà valutazioni anche in ottica predittiva per prevenire i rischi e calibrire la personalizzazione dei trattamenti. L’elemento gamification permetterà ai pazienti di avere anche un approccio più divertente e meno passivo.

La salute come tema individuale ma anche di sistema è stato il filo conduttore dell’evento per annunciare le linee strategiche del prossimo triennio (a spiegare le soluzioni anche Paolo De Santis, Chief Health&Welfare Officer; Arianna Nardi, head of maketing Generali Italia; Marco Giovanni, Head of Business development, sales and Marketing Generali Welion). Se la pandemia ha dimostrato che su alcuni temi bisogna accelerare (ad esempio la telemedicina, per un diverso monitoraggio del paziente e minor pressione sulle strutture sanitarie), non mancano anche questioni note da tempo: la popolazione italiana invecchia, con tutte le conseguenti problematiche di limitazioni di autonomia, peggioramento della salute e delle relazioni sociali (senza contare le sperequazioni territoriali, di classe, ecc).

Le iniziative per la silver economy

Anche in questo ambito c’è da fare e Generali ha annunciato, tra le soluzioni concrete in avvio, Convivit, per dare una risposta sul senior living. L’obiettivo è accompagnare gli over 65, offrendo residenze con servizi ricreativi, di salute e benessere. Anche in questo ambito, spazio a elementi di innovazione, come la domotica assistita, ma anche una piattaforma digitale per “migliorare l’esperienza del vissuto quotidiano di ospiti, familiari e staff” e servizi di telemedicina nell’ambito dell’offerta complessiva per la protezione e il benessere. La deadline di Convivit guarda al prossimo decennio per l’attivazione di venti residenze: sugli immobili il fondo costituito conta 100 milioni di investimenti (più dieci milioni sulla parte servizi).

Gli anziani devono costruire il secondo tempo, non meno rilevante però il tema salute anche per il resto della popolazione attiva, in particolare per chi lavora in azienda. In quest’ottica Generali annuncia anche la nascita di Benefit per le imprese, un life coach digitale che spinge gli utenti a prendersi cura di sé, per stare in salute ma anche guadagnare premi, in tre step: conosci te stesso, migliora la salute, goditi la ricompensa. Con gli allenamenti svolti è possibile infatti guadagnare punti (app e dispositivi possono essere collegati alla BenefitApp) e accedere a diversi premi fitness grazie alla formula active rewards.

Infine, il completamento della piattaforma Immagina Adesso che integra la soluzione Salute e benessere, coprendo la protezione delle persone e della famiglia nel complesso: il cliente può aggiorna il piano nel tempo in funzione dei suoi bisogni, attivando come una playlist le diverse offerte in tema di protezione, prevenzione, assistenza e servizi (ma il contratto non cambia). Tra gli elementi di novità del piano, anche la copertura oncologica a portata di tutte le tasche (prendendo in considerazione un un target più giovane, con capacità di spesa più ridotta). Spazio, per accedere ai tanti servizi, all’omnicanalità, quindi web, app e agenzie fisiche sul territori.

Capillarità, innovazione ed esperienze evolute sono quindi i tre asset con cui Generali vuole arrivare all’utenza e al tempo stesso dire la sua in un mondo dove il fattore salute e protezione dei bisogni connessi alla vita si fa sempre più rilevante.

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Digitale e innovazione al centro delle soluzioni pensate per il welfare delle persone più anziane e nel contesto della silver economy
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