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Anche per le persone con disabilità (oltre 3,1 milioni secondo l’Istat), l’elettrificazione dei trasporti sta generando tante nuove possibilità per spostarsi in modo più sostenibile. L’Agenzia delle Entrate offre una guida (che viene aggiornata periodicamente) con tutti i dettagli sulle agevolazioni fiscali per i disabili e propone una sezione specifica sulle automobili. Tra i principali vantaggi ci sono la detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto; l’Iva agevolata al 4% sull’acquisto; l’esenzione dal bollo auto (che spetta sia quando l’auto è intestata al disabile sia quando l’intestatario è un familiare del quale egli è fiscalmente a carico); l’esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà.

In particolare, l’Iva al 4% (anziché al 22%) è applicabile sull’acquisto di autovetture nuove e usate, incluse quelle ibride ed elettriche “di cilindrata fino a 2.000 centimetri cubici se con motore a benzina o ibrido, a 2.800 centimetri cubici se con motore diesel o ibrido, e di potenza non superiore a 150 kW se con motore elettrico”, come riporta la normativa di riferimento (D.L. 124/2019 conv. in L.157/2019). Si tratta quindi di un’opportunità che rende allettante il passaggio all’elettrico, favorendone la diffusione. E questo beneficio fiscale si applica anche per “l’acquisto di mezzi necessari all’accompagnamento, alla deambulazione e al sollevamento dei disabili” come “poltrone e veicoli simili, per inabili e minorati non deambulanti, anche con motore o altro meccanismo di propulsione”. L’interesse per questi strumenti di locomozione è testimoniato dai numerosi progetti sviluppati negli ultimi anni.

Per esempio, la società inglese Phoenix Instinct ha creato una sedia a rotelle “intelligente” e in fibra di carbonio (Phoenix i). Si è aggiudicata il primo posto (e 1 milione di dollari di finanziamento per raggiungere il mercato) nel “Mobility Unlimited Challenge”, concorso internazionale organizzato da Toyota Mobility Foundation insieme a Nesta Challenges per individuare soluzioni innovative nel campo delle tecnologie di assistenza, promuovendo il concetto di “Mobilità per tutti”. Tra i finalisti di questa sfida globale rientra WheeM-i, progettato da Italdesign insieme a Etisalat. Un concept di mezzo semi-automatico ed elettrico che offre un servizio di sharing agli utilizzatori di sedie a rotelle.

E ancora la startup italiana Avanchair è pronta ad avviare, entro il 2022, la produzione della propria e-carrozzina, dopo aver concluso con successo una campagna di crowdfunding (raccogliendo oltre 130mila euro) per realizzare il modello ready-to-market. Attraverso la tecnologia JuiceAbility, sviluppata insieme ad Enel X, consentirà la ricarica delle batterie delle sedie a ruote elettriche presso le colonnine di rifornimento delle automobili, incrementando l’autonomia di movimento.

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L’inclusione spazia dalle autovetture alle carrozzine
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