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Videosorveglianza: ecco le regole del Garante per un uso corretto in casa Tecnoandroid

Il tema della videosorveglianza domestica ha raggiunto livelli apicali con la complcità di una sempre più serrata concorrenza commerciale, con la rinnovata idea di connettività e la necessità di porre in essere strumenti utili a dissuadere i malviventi da furti ed operazioni malevole.

Al centro dell’attenzione sul team si pone il Garante della Privacy che denota le nuove linee guida per un corretto uso degli strumenti di ripresa e registrazione audio-video. Una serie di punti fondamentali è stata definita confermando ed aggiornando la vigente normativa in merito al trattamento dei dati personali per le telecamere abitative. Ecco cosa c’è da sapere.

 

Videosorveglianza: nuove regole per le riprese in casa

Il monitoraggio di ambienti che ledano la riservatezza personale è vietato anche dentro le mura domestiche. Si rende necesario proteggere inoltre le riprese salvate attraverso idonei strumenti di sicurezza, specie se le telecamere offrono una connessione ad Internet.

Provvedimenti civili e penali possono essere messi in atto in caso di mancata osservanza delle disposizioni in materia di tutela dei dati personali. I dati trattati dovranno essere pertinenti e non dovranno eccedere rispetto alle finalità perseguite. le Linee Guida 3/2019 sul trattamento dei dati personali sono ora in adozione ad indicazione di quanto espresso per applicazione del Regolamento in relazione al trattamento di dati personali, anche con la videosorveglianza.

L’installazione di un impianto non necessita di approvazione ma piuttosto di una valutazione dell’impatto sulla protezione dei dati. Obbligatoria la cartellonistica indicante l’accesso ad un’area videosorvegliata anche in caso di installazioni private. Non occorre indicare la precisa ubicazione della telecamera di videosorveglianza ma quanto meno fornire un’indicazione.

Sui tempi di conservazione ci si lega alle finalità delle riprese stesse. Spetta al titolare del trattamento individuare le tempistiche tenendo conto del contesto e del rischio di lesione dei diritti e delle libertà per le persone fisiche. Si deve tendere quanto più alla minimizzazione per dati personali la cui conservazione deve essere limitata a pochi giorni.

In condominio l’installazione e l’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza deve essere concordata in assemblea comune con conservazione dei dati limitata ad un massimo di 7 giorni.

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