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Non accenna a placarsi il caos che si è generato attorno alla “spunta blu” di Twitter, dopo che Elon Musk, nuovo proprietario di Twitter, ha annunciato che la piattaforma chiederà agli utenti 8 dollari al mese per avere il famoso o ormai famigerato segno blu di verifica, svuotandone sostanzialmente il significato che la funzione aveva in passato. Ora Twitter ha annunciato che aggiungerà una nuova spunta grigia, destinata a tutti gli account che sono verificati per essere credibili e in grado di rappresentare una persona o un’organizzazione.

Ma c’è ancora parecchia confusione attorno alla decisione visto che, al momento in cui scriviamo, media come il New York Times – per fare solo un esempio – espongono già la spunta grigia, mentre Elon Musk, il nuovo proprietario di Twitter e attuale CEO, no.

Esther Crawford, vicepresidente di Twitter e responsabile del progetto con il quale la spunta blu è stata offerta a pagamento, ha confermato con un tweet che la nuova etichetta verrà utilizzata per distinguere tra abbonati e account verificati. Tutti gli account che avevano la spunta blu prima di oggi, tuttavia, non riceveranno automaticamente la nuova spunta grigia, ha aggiunto in un tweet successivo, che non è in vendita e che quindi non può essere acquistata. Secondo il vicepresidente, “gli utenti che la riceveranno includono account governativi, società commerciali, partner commerciali, principali media, editori e alcuni personaggi pubblici”.

Insomma, una soluzione destinata a fare discutere e, probabilmente, ad aggiungere altra confusione al caos generato dalla messa in vendita della spunta blu.

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