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Caratteristiche mancanti dell’iphone 16e

Si è molto parlato in questi giorni del nuovo iPhone 16e che, pur inserendosi nella famiglia di modelli iPhone 16, presenta alcune caratteristiche che sono state sacrificate per cercare di mantenere il prezzo più basso rispetto agli altri modelli della gamma iPhone 16. Un prezzo che, tuttavia, parte da 729 euro e che molti osservatori hanno considerato eccessivo per un dispositivo che ha solo 128 GB di memoria, uno schermo ancora da 60 Hz (come il modello 16 del resto), una ricarica lenta e poca Ram. Insomma la polemica resta aperta e come sempre si potrà stabilire da che parte sta la ragione fra qualche mese, osservando i dati di vendita del nuovo telefono.

Il processore è l’A18

Come in ogni strategia di marketing, Apple ha dovuto rivedere la lista delle funzionalità e dell’hardware. La struttura centrale dell’iPhone 16e include un processore A18, che assicura prestazioni elevate e la compatibilità con la Apple Intelligence (che però nel nostro Paese ancora non è arrivata e che probabilmente aggiungerà poco ai selling point del telefono). Tuttavia, non presenta una GPU a cinque core come il suo predecessore, limitandosi a quattro core, ma ciò non influisce significativamente sull’uso quotidiano. Gli utenti possono aspettarsi performance fluide in grado di supportare senza problemi iOS 18 e le varie applicazioni disponibili.

Il display Super Retina XDR da 6,1 pollici è presente, insieme a un sistema Face ID e a un design esterno che consente la compatibilità con tutta la gamma degli iPhone 16.

Limitazioni della fotocamera e stili fotografici

La fotocamera dell’iPhone 16e presenta alcune limitazioni significative, cominciando dalla configurazione a un’unica lente, che ricorda quella dell’iPhone SE. Una scelta che limita le possibilità fotografiche, escludendo la modalità ultra grandangolare e, quindi, l’opzione di scattare fotografie macro. In compenso, l’iPhone 16e è dotato di una fotocamera principale da 48 Megapixel, in grado di scattare foto a zoom 1x e 2x, offrendo – secondo quanto dichiarato dal produttore – una migliore qualità d’immagine rispetto all’iPhone SE di terza generazione.

Le possibilità di editing rimangono intatte: sarà possibile utilizzare l’intelligenza artificiale per migliorare i propri scatti direttamente nell’app Foto. Tuttavia, una delle mancanze più evidenti è l’assenza dei nuovi stili fotografici lanciati di recente da Apple. Gli utenti non beneficeranno quindi della flessibilità e delle personalizzazioni avanzate offerta dai Photographic Styles, il che potrebbe deludere i fotografi più esigenti.

In aggiunta, l’iPhone 16e non integra il Camera Control, una funzione utile per ottimizzare l’esperienza fotografica perché consente di aprire rapidamente la fotocamera di iPhone e accedere alle impostazioni più comuni. Al contrario, l’app Camera è accessibile attraverso il nuovo tasto Action, che offre una veloce attivazione della fotocamera, ma non sostituisce le precise regolazioni che un utente più esperto potrebbe desiderare.

Connettività assente nell’iPhone 16e

Il modello iPhone 16e presenta limitazioni significative nella connettività rispetto ai suoi equivalenti più costosi. L’iPhone 16e supporta esclusivamente 5G nella banda Sub-6 GHz, ma non ha il supporto per mmWave, che offre velocità potenzialmente superiori. Anche se la connessione 5G è adeguata per la maggior parte degli utilizzi quotidiani, l’assenza del mmWave potrebbe limitare l’esperienza utente in aree dove è disponibile.

Un’altra importante assenza è la mancanza del chip ultra-wideband di seconda generazione, che consente funzionalità come il Precision Finding per AirTags e dispositivi smart home. Tale scelta può apparire controversa poiché il chip ultra-wideband sta diventando sempre più comune nelle applicazioni quotidiane, pertanto, l’assenza di questa tecnologia potrebbe rivelarsi limitante per alcuni utenti.

Per quanto riguarda le opzioni di ricarica, l’iPhone 16e adotta lo standard Qi per la ricarica wireless, a differenza della tecnologia MagSafe presente sui modelli più costosi. La ricarica wireless è limitata a un massimo di 7,5 watt, inferiore rispetto agli standard di ricarica più rapidi disponibili con MagSafe. Questa scelta pone il 16e in una posizione simile a quella dell’iPhone SE di terza generazione, con un approccio più tradizionale alla ricarica.

Tuttavia, c’è una potenziale soluzione vantaggiosa: l’assenza della tecnologia MagSafe potrebbe aver consentito a Apple di integrare una batteria di capacità maggiore all’interno del dispositivo. Apple ha infatti promesso fino a 26 ore di riproduzione video, un valore che supera le capacità dell’iPhone 16 e suggerisce un’ottimizzazione della durata della batteria che potrebbe essere particolarmente gradita agli utenti.

Questi, dunque, i “contro” che potrebbero legittimamente spingere i consumatori a non acquistare un iPhone 16E e di guardare oltre, magari nella stessa line-up del produttore di Cupertino, e prendendo in considerazione ad esempio un iPhone 15 che oggi si trova più o meno allo stesso prezzo dell’iPhone 16e.

L’articolo Tutte le mancanze dell’iPhone 16e: non ci sono il MagSafe, gli stili Fotografici e la connettività è stata tagliata sembra essere il primo su Cellulare Magazine.

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