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Gli Spectacles di quarta generazione rappresentano il progetto più ambizioso di Snap Inc. nell’ambito della realtà aumentata. A differenza delle versioni precedenti, pensate principalmente per registrare video da condividere su Snapchat, questi nuovi occhiali introducono un display AR binoculare, un’interfaccia immersiva e un sistema operativo proprietario progettato per l’interazione naturale. Non sono un gadget: sono un vero e proprio kit da sviluppatore indossabile.

Li abbiamo messi alla prova per verificarne potenzialità, limiti e direzione tecnologica provandoli per un pomeriggio a Milano. Il verdetto? Un prodotto affascinante, ma ancora lontano dall’essere pronto per il grande pubblico.

Hardware: robusto, sperimentale, ancora acerbo

Dal punto di vista costruttivo, gli Spectacles sono solidi, ma ancora piuttosto voluminosi. Con un peso di 226 grammi, non possono essere considerati occhiali leggeri, né per dimensioni né per ergonomia. L’assemblaggio è curato, con un mix di materiali plastici e finiture opache che comunicano un’estetica high-tech più che lifestyle. Il design è dichiaratamente sperimentale e la stessa Snap lo considera un prototipo avanzato più che un prodotto consumer.

Le stanghette ospitano una dotazione tecnica notevole: due microdisplay, quattro fotocamere che supportano lo Snap Spatial Engine e abilitano il tracciamento delle mani, un’unità di misura inerziale (IMU), GPS, quattro microfoni, due altoparlanti direzionali e sensori ambientali. La custodia rigida funge anche da caricatore portatile magnetico, una soluzione efficace e ben progettata.

Gli Spectacles sono supportati da un’architettura dual system-on-a chip proprietria. Grazie a due processori Snapdragon di Qualcomm, il carico di calcolo viene distribuito tra i due chip, riducendo il consumo energetico e migliorando le prestazioni termiche. Il sistema sfrutta anche camere di raffreddamento in titanio per migliorare la dissipazione del calore, offrendo fino a 45 minuti di utilizzo continuo in modalità standalone.

Display e campo visivo: lenti intelligenti ma limitate

Il cuore dell’esperienza AR è il sistema di proiezione attraverso guide d’onda trasparenti: i microdisplay offrono immagini nitide, dai colori brillanti, visibili in ambienti chiusi e all’aperto. Tuttavia, il campo visivo è ridotto a soli 46 gradi: sufficiente per esperienze focalizzate, ma non ancora sufficiente per una reale immersione. Gli oggetti digitali sembrano spesso “ritagliati” ai bordi, e il senso di presenza virtuale ne risente.

La luminosità automatica si adatta bene ai cambi di luce ambientale, ma l’effetto “fantasma” (residui visivi ai margini degli oggetti) è presente in alcune lenti, segno che il sistema ottico è ancora in fase di raffinamento.

Snap OS e interfaccia utente: il meglio del dispositivo

Dove gli Spectacles sorprendono è nell’interazione. Il sistema operativo Snap OS è progettato per un utilizzo gestuale e vocale naturale: l’utente può navigare tra app, attivare Lenti AR o controllare la registrazione video semplicemente muovendo la mano, premendo un tasto sulle stanghette o pronunciando un comando. Il sistema riconosce comandi come “take a photo”, “start recording”, “show weather lens” con una reattività degna di nota.

Il tracciamento della testa e delle mani è solido e fluido, con latenza di circa 13 millisecondi. L’HUD si adatta al movimento senza sfasature. Il tutto è reso possibile dall’integrazione tra i sensori ambientali, l’IMU e le fotocamere IR, che mappano l’ambiente in tempo reale.

Anche l’audio merita una nota positiva: gli altoparlanti direzionali offrono un audio spaziale convincente, mentre i microfoni utilizzano algoritmi avanzati di soppressione del rumore, rendendo i comandi vocali utilizzabili anche in ambienti moderatamente rumorosi.

Lens Studio e intelligenza artificiale: un’arma creativa

La piattaforma Lens Studio — aggiornata con la release 5.0 — è ciò che rende davvero potenti questi occhiali. Pensato per designer, sviluppatori AR e creativi, il tool consente di creare Lenti AR personalizzate, ottimizzate per il display indossabile. L’introduzione della “Easy Lens AI” semplifica drasticamente il processo: è sufficiente scrivere un prompt descrittivo, e l’editor genera un’esperienza AR completa.

Esempi concreti vanno da HUD meteo in tempo reale a esperienze brandizzate interattive per retail, moda o formazione. Le Lenti possono essere testate in tempo reale sugli Spectacles via Wi-Fi o salvate per il deployment.

Tuttavia, l’ecosistema è profondamente legato a Snapchat: non esiste uno store di app, né un SDK aperto per usi esterni. Questo rappresenta un limite importante per chi vorrebbe usare gli Spectacles in contesti aziendali al di fuori dell’universo Snap.

Autonomia e limiti d’uso

Uno dei punti critici principali resta l’autonomia. Con uso attivo di Lenti AR, registrazione e tracciamento continuo, la batteria dura circa 30–45 minuti. Un po’ poco per applicazioni sul campo, demo estese o uso quotidiano. La ricarica tramite custodia è rapida, ma impone pause frequenti.

Anche il comfort, seppur accettabile nei primi 20–30 minuti, comincia a calare con l’uso prolungato. Il peso non è ben distribuito e la pressione sulle orecchie e sul naso si fa sentire. Questo non è un dispositivo da indossare per ore, almeno nella sua forma attuale.

Collaborazioni

Sviluppatori e team AR stanno già utilizzando Lens Studio e Snap OS per sviluppare nuove Lenti per gli Spectacles, con collaborazioni che includono:

LEGO Group, che ha lanciato BRICKTACULAR, un gioco AR interattivo da noi testato e controllato interamente con le mani e la voce. L’esperienza offre agli utenti la possibilità di costruire liberamente o affrontare set LEGO specifici, abilitando infinite sfide di costruzione.

ILM Immersive, l’interactive studio di Lucasfilm, sta sviluppando nuove esperienze per connettere gli utenti e i loro amici con l’universo di Star Wars.

Una collaborazione con Niantic porterà sugli Spectacles alcune delle esperienze più popolari, tra cui Peridot e Scaniverse.

Grazie alla collaborazione con Wabisabi Games gli utenti possono ora giocare a “ruba bandiera” in un modo completamente nuovo.

Spectacles: uno strumento potente

Gli Spectacles 2024 non sono occhiali smart per il consumatore medio. Sono un prototipo funzionale per creativi, sviluppatori AR e aziende, un assaggio concreto di ciò che la realtà aumentata indossabile può diventare. L’esperienza software è eccellente, la piattaforma creativa è tra le più avanzate del settore, e il design tecnico è solido.

Tuttavia, limiti come la breve autonomia, il campo visivo ridotto, la chiusura dell’ecosistema e il comfort ancora da affinare ne fanno uno strumento per pochi. Non per tutti i team, ma per chi lavora in retail immersivo, esperienze museali, AR marketing, prototipazione didattica o media interattivi, rappresentano un’opportunità unica.

Il prezzo? Circa 110 euro al mese in leasing (non in vendita diretta). Un investimento accessibile per startup e studi creativi, meno per utenti individuali.

Snap Inc. non sta cercando di vendere un prodotto finito: sta costruendo una piattaforma. E questi Spectacles ne sono il mattone più concreto fino ad oggi.

L’articolo Snapchat Spectacles 2024: la realtà aumentata secondo Snap Inc. sembra essere il primo su Cellulare Magazine.

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