
Skype ha chiuso i battenti. Nella giornata di ieri 5 maggio il popolare servizio di chat di Microsoft, come annunciato qualche tempo fa, ha concluso la sua gloriosa vita.Capita spesso che servizi digitali che hanno segnato un’epoca vengano gradualmente sostituiti da nuove soluzioni. Nel caso di Skype, la notizia della sua chiusura, effettiva dal 5 maggio 2025, segna la fine di un capitolo importante nella storia delle comunicazioni via Internet.
Una breve storia di Skype
Lanciato nell’agosto del 2003 da Niklas Zennström e Janus Friis, con lo sviluppo tecnico curato da un team di estoni (Ahti Heinla, Priit Kasesalu e Jaan Tallinn), Skype è stato un pioniere nel campo del Voice over IP (VoIP). L’idea alla base era rivoluzionare il modo di effettuare chiamate, rendendo gratuite le conversazioni tra utenti Skype e offrendo tariffe competitive per le chiamate verso telefoni fissi e mobili in tutto il mondo.
Skype si è distinto fin da subito per l’utilizzo di un protocollo proprietario e per la qualità audio delle chiamate, che spesso superava quella delle tradizionali reti telefoniche. La sua interfaccia intuitiva e la facilità d’uso hanno contribuito alla sua popolarità. Nel giro di pochi anni, Skype è diventato sinonimo di chiamate via Internet e videochiamate.
Nel 2005, eBay aveva acquisito Skype per circa 2,5 miliardi di dollari, con l’intenzione di integrarlo nelle proprie attività. Tuttavia, l’integrazione non ebbe il successo sperato e nel 2011 fu la volta di Microsoft a comprare Skype per 8,5 miliardi di dollari. Sotto l’ombrello di Microsoft, Skype ha continuato a evolversi, introducendo nuove funzionalità e cercando di integrarsi con altri prodotti della stessa Microsoft. Nonostante una vasta base di utenti per diversi anni, la crescente competizione di nuove piattaforme con funzionalità più moderne e spesso meglio integrate con l’uso mobile ha portato a un progressivo calo di popolarità, culminato nella decisione di Microsoft di ritirare il servizio a favore di Microsoft Teams.
Alternative a Skype: dove migrare?
Con la chiusura di Skype, molti utenti si trovano a cercare alternative valide per le proprie esigenze di comunicazione. La scelta migliore dipende molto dall’uso principale che si faceva di Skype (chat testuale, chiamate vocali, videochiamate individuali o di gruppo) e dal contesto (personale o lavorativo). Ecco alcuni suggerimenti:
Per uso personale e comunicazioni rapide:
WhatsApp: estremamente popolare a livello globale, offre chat testuali, chiamate e videochiamate individuali e di gruppo (fino a 32 partecipanti). È ideale per rimanere in contatto con amici e familiari.
Telegram: noto per la sua enfasi sulla sicurezza e la privacy, offre chat testuali con funzionalità avanzate, chiamate vocali e videochiamate. È una buona alternativa per chi cerca maggiore controllo sui propri dati.
Signal: considerato uno dei servizi di messaggistica più sicuri grazie alla crittografia end-to-end avanzata di default per messaggi, chiamate e videochiamate. Ottimo per chi pone la privacy al primo posto.
FaceTime: se si utilizzano dispositivi Apple, FaceTime è un’ottima opzione per videochiamate e chiamate audio di alta qualità tra utenti Apple.
Per uso lavorativo:
Microsoft Teams: essendo il successore designato da Microsoft, Teams è la scelta più naturale per chi è già nell’ecosistema Microsoft 365. Offre chat, chiamate, videochiamate, riunioni di gruppo, condivisione file e integrazione con le app di Office. Esiste anche una versione gratuita per uso personale.
Zoom: diventato estremamente popolare per le riunioni online e i webinar, Zoom offre videochiamate di alta qualità con supporto per un gran numero di partecipanti, funzionalità di registrazione e condivisione schermo avanzate.
Google Meet: integrato con Google Workspace, è ideale per chi utilizza Gmail, Google Calendar e Google Drive. Offre videochiamate facili da avviare direttamente dal browser, condivisione schermo e sottotitoli in tempo reale.
Slack: molto diffuso in ambito aziendale, Slack è più orientato alla messaggistica di gruppo e alla collaborazione tramite canali, ma offre anche funzionalità di chiamate e videochiamate integrate.
Alternative open source per chi cerca maggiore controllo e personalizzazione:
Jitsi Meet: piattaforma open source per videoconferenze che non richiede la creazione di un account e pone una forte enfasi sulla privacy.
Element (Matrix): basato sul protocollo aperto Matrix, offre chat decentralizzata e crittografata end-to-end.
Nel scegliere l’alternativa, considerate quali funzionalità di Skype utilizzavate maggiormente e quali sono le esigenze vostre o del vostro gruppo di contatti. Molte piattaforme offrono piani gratuiti che permettono di testare le funzionalità prima di decidere. Ricordatevi inoltre di esportare i dati importanti da Skype, come la cronologia chat, prima della chiusura definitiva del servizio.
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