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Google sta testando una nuova funzionalità chiamata Search Live, pensata per rivoluzionare il modo in cui si interagisce con il motore di ricerca. Basata sull’intelligenza artificiale, questa funzione consente di avviare una vera e propria conversazione vocale in tempo reale direttamente all’interno dell’app ufficiale.

Una volta attivata, gli utenti possono porre domande ad alta voce, ricevendo risposte vocali sintetiche elaborate in tempo reale, mentre sullo schermo appaiono i link utili e pertinenti. La modalità conversazionale permette inoltre di intervenire durante la risposta, chiedendo chiarimenti, approfondimenti o modificando del tutto l’argomento, proprio come in un’interazione con un assistente virtuale evoluto, come Gemini Live.

Questa nuova esperienza elimina la necessità di digitare ogni singola query, unificando l’intera sessione di ricerca in un unico flusso di dialogo continuo, ispirandosi alla navigazione assistita già vista in strumenti come Arc.

Ricerca più naturale per domande complesse

Search Live si rivela particolarmente efficace per quelle ricerche complesse che normalmente richiederebbero numerose query distinte. Un esempio pratico fornito da Google riguarda l’organizzazione di un’escursione. L’utente può iniziare con una richiesta articolata, come: “Trovate dei parchi nazionali in Italia che accettino cani e offrano sentieri panoramici per il trekking.”

L’intelligenza artificiale fornirà una risposta dettagliata con un elenco di luoghi consigliati. Da lì, la conversazione può proseguire vocalmente con domande come: “Che tipo di attrezzatura serve per un’escursione di un giorno?” oppure “Dove posso acquistare questi articoli nelle vicinanze?”

Le risposte sono generate in sequenza e si adattano dinamicamente a ogni nuovo input, creando un’esperienza fluida e personalizzata. L’utente è accompagnato passo dopo passo lungo il processo decisionale, senza mai dover interrompere la conversazione per digitare una nuova ricerca.

I rischi per il web e gli editori digitali

Nonostante i benefici per l’utente finale, la diffusione di Search Live solleva interrogativi sull’impatto che tale tecnologia potrebbe avere sull’ecosistema digitale. Mostrando direttamente le risposte più rilevanti, Google limita la necessità di cliccare sui link, riducendo potenzialmente il traffico verso i siti web da cui le informazioni sono tratte.

Questo fenomeno potrebbe incidere negativamente sul lavoro di editori e creatori di contenuti, la cui sostenibilità economica si basa spesso sulla visibilità organica. Pur garantendo un’esperienza utente più rapida e integrata, si pone il problema dell’equilibrio tra efficienza e valorizzazione dei contenuti originali.

Inoltre, come sottolineato dallo stesso Google tramite un avviso presente su Gemini, anche gli strumenti basati sull’intelligenza artificiale possono commettere errori, soprattutto nel trattare dati sensibili o riferimenti a persone reali. Una precauzione che vale anche per Search Live, che resta al momento in fase sperimentale e viene distribuito progressivamente negli Stati Uniti tramite Search Labs, su dispositivi Android e iOS.

L’articolo Ricerca Google: questa funzione cambierà il modo di cercare su Internet sembra essere il primo su Cellulare Magazine.

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