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Nota per essere diventata un punto di riferimento nell’ambito dell’intelligenza artificiale generativa, la piattaforma italiana Hugging Face si è rapidamente affermata come snodo centrale per la condivisione di modelli linguistici e dataset. Descritta spesso come il “GitHub dell’IA”, entro il 2024 aveva già superato la soglia di 1,3 milioni di modelli e set di dati ospitati.

Oggi l’azienda guarda oltre, puntando sul campo della robotica, considerato da molti analisti come la prossima frontiera dell’evoluzione dell’intelligenza artificiale. In quest’ottica, sono stati appena svelati due robot completamente open source e dal costo contenuto.

HopeJr: un robot umanoide economico e flessibile

Il primo dei due progetti si chiama HopeJr, un robot umanoide in grado di muoversi e manipolare oggetti, progettato per essere costruito con meno di 3.000 dollari. Sebbene il design non sia esteticamente gradevole – al punto da risultare quasi inquietante – l’obiettivo non è quello di realizzare un prodotto commerciale da inserire nelle case, ma piuttosto di fornire una piattaforma economica su cui i ricercatori possano sperimentare.

HopeJr dispone di 66 gradi di libertà, ossia può eseguire 66 movimenti differenti grazie alle sue articolazioni motorizzate. Questo gli consente di svolgere attività complesse e di garantire un alto livello di mobilità. Il progetto è totalmente open source e disponibile su GitHub, dove Remi Cadene, responsabile robotica di Hugging Face, ha annunciato la pubblicazione anche dell’elenco dei componenti utilizzati con i relativi fornitori.

Reachy Mini: la soluzione da laboratorio a meno di 300 dollari

Il secondo robot presentato si chiama Reachy Mini. Diversamente da HopeJr, questo modello non ha sembianze umanoidi ed è destinato a un utilizzo ancora più accessibile, grazie al prezzo inferiore ai 300 dollari. Il progetto è nato grazie a Pollen Robotics, una startup di Bordeaux entrata a far parte di Hugging Face nell’aprile 2025.

Sebbene entrambi i robot siano già stati ufficialmente annunciati, la loro disponibilità effettiva è attesa non prima della fine del 2025, con una maggiore probabilità che la distribuzione avvenga nel corso del 2026.

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