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Google si trova ancora una volta sotto i riflettori della giustizia americana. Un giudice federale ha stabilito che il gigante della tecnologia mantiene una posizione monopolistica nel mercato pubblicitario online.

Dominio incontrastato nei servizi pubblicitari

La decisione emerge dopo un accurato esame delle pratiche di Google nel campo della pubblicità digitale. Il giudice ha puntato il dito in particolare su DoubleClick for Publishers, sottolineando che Google ha ridotto la qualità del servizio senza timore di perdere clienti, indicativo di un monopolio.

Inoltre, il servizio AdX di Google, che impone una commissione del 20% senza concedere sconti, dimostra ulteriormente la mancanza di pressione competitiva, rafforzando l’accusa di posizione dominante di Google nel mercato.

La questione della rete pubblicitaria

Il terzo elemento esaminato dal giudice riguarda la rete che Google utilizza per connettere gli editori di contenuti agli inserzionisti. Qui, il giudice ha differenziato, indicando che non si configura come un mercato a sé stante, e quindi non rientra nel contesto di monopolio.

Le possibili conseguenze per Google

Con questa seconda condanna in meno di un anno, il futuro di Google nel settore pubblicitario appare incerto. Il giudice ha ora chiesto a Google di adeguarsi alle nuove disposizioni giuridiche, ma le decisioni definitive saranno basate sulle proposte del Dipartimento di Giustizia USA, che potrebbe richiedere sanzioni severe come multe record o perfino lo smembramento di alcune divisioni di Google, come AdX.

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