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Una recente battaglia legale potrebbe costringere Meta a cedere Instagram e WhatsApp. Il giudice James Boasberg della Corte distrettuale di Washington ha respinto la richiesta di Meta di archiviare il caso, pur respingendo alcune accuse specifiche, tra cui quelle legate alla limitazione dell’accesso degli sviluppatori alla sua API.

La FTC accusa Meta di pratiche anticoncorrenziali

La FTC ha avviato un’azione legale contro Meta nel 2020, sostenendo che l’azienda ha mantenuto il proprio monopolio sui social network personali attraverso le acquisizioni di Instagram e WhatsApp, rispettivamente nel 2012 e nel 2014. Sebbene la causa fosse stata inizialmente respinta nel 2021 per mancanza di prove, una denuncia modificata è stata infine accettata.

Meta si ritrova quindi a fronteggiare nuove sfide legali. Christopher Sgro, portavoce dell’azienda, ha ribadito in una dichiarazione a The Verge che Meta è convinta di poter dimostrare come le acquisizioni siano state vantaggiose sia per la concorrenza che per i consumatori. Sgro ha anche sottolineato che queste operazioni, approvate dalla stessa FTC oltre dieci anni fa, hanno permesso a Instagram e WhatsApp di competere con rivali come X, TikTok, YouTube e iMessage.

Regolamentazione crescente per i giganti della tecnologia

Questo caso si inserisce in un contesto di maggiore controllo regolamentare sui giganti della tecnologia. Proprio come Google è sotto pressione per il suo monopolio nei motori di ricerca, Meta si trova ad affrontare un simile scrutinio. Se la FTC dovesse vincere, le conseguenze per Meta potrebbero essere notevoli, costringendo l’azienda a separarsi da due dei suoi asset più preziosi.

Una conferenza virtuale è già stata fissata per il 25 novembre per discutere i prossimi passi del processo.

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