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In una Milano frenetica ancora indaffarata nella Design week, in procinto di iniziare la sua Art week e con la testa già nella Fashion week, abbiamo testato 01, il primo modello di Lynk & Co, la casa automobilistica sino-svedese del gruppo Geely (proprietario di Volvo) che preferisce definirsi un mobility brand. Ne capiremo i motivi.

Due versioni alla spina

Attualmente la 01 è disponibile nella versione full hybrid oppure plug-in hybrid, quella testata da Wired. La 01 in prova ha la trazione anteriore, cerchioni da 20 pollici e una batteria agli ioni di litio da 17,6 kilowattora. Il motore a benzina a iniezione diretta è da 1,5 litri. Offre una potenza di 180 cavalli  per 265 Newton metro di coppia. A lui si aggiunge un motore elettrico da 60 kilowatt per 160 Newton metro di coppia. Dati che permettono allo sport utility, nato sulla stessa piattaforma della Volvo XC40, di coprire lo stacco 0-100 in 8 secondi netti. La velocità massima arriva invece a 210 chilometri orari. Il suo consumo –in condizioni perfette– può raggiungere, a batteria carica 1,2 litri per 100 kilometri.

Dato, però, che non siamo riusciti a trovare sull’ampio cockpit digitale a colori. L’autonomia full electric dichiarata tocca invece i 70 chilometri WLTP che si possono estendere a più di 80 in un ciclo completamente urbano. Visto il recupero in frenata e i chilometri percorsi nel test drive, questi dati sembrano essere molto vicini alla realtà. Per sfruttare al massimo le funzionalità del powertrain ibrido, la 01 ha tre modalità di guida: Pure, Power, Hybrid. La prima avvantaggia la guida totalmente elettrica. La seconda quella esclusivamente a benzina, mentre la terza è un mix del contributo dei due motori a seconda di quanta spinta venga richiesta da chi è al volante. Non c’è invece possibilità di rigenerare la batteria in marcia utilizzando il motore a combustione.

La consolle a tunnel con il cambio automatico a 7 marce

Come promesso da Lynk & Co, alla nuova 01 non manca nulla per entrare tra le sport utility premium, se non la notorietà. Gli esterni sono caratterizzati da un’ampia calandra che percorre tutto il frontale. Ai lati ampie prese d’aria e sopra a dare forma al cofano i fari led. La linea laterale si arricchisce di blister quattro per una impronta su terra più fuoristradistica. Sopra, i due mancorrenti accompagnano il tettuccio che si conclude nell’immancabile spoiler. Il posteriore, infine, si caratterizza per la firma luminosa orizzontale degli stop, la larga scritta Lynk & Co e i doppi terminali a chiusura dell’estrattore.

Gli interni premium

Gli interni sembrano ben rifiniti e molto luminosi grazie al grande tettuccio panoramico. La presenza delle plastiche è preponderante, ma la diversa risposta al tatto e alla vista rende comunque tutto l’abitacolo pregevole. I sedili sono rivestiti in Econyl, la fibra artificiale ricavata dal riciclo delle reti da pesca recuperate in mare dalle associazioni di volontariato. Quelli anteriori regalano una posizione di guida alta. Elettrificati per un migliore comfort di guida, sono anche riscaldabili elettricamente per l’inverno. I sedili sono anatomici e avvolgono bene il corpo senza costringerlo troppo. Idem per quelli posteriori che tra l’altro risultano essere posizionati distanti da quelli anteriori per lasciare più spazio alle gambe. C’è un buon mix tra tasti fisici e digitali. Quelli importanti, come il Drive Mode, il selettore della temperatura, dell’intensità dell’aria dalle bocchette e banalmente del sound sono facilmente raggiungibili anche dal passeggero. Comodo anche il posizionamento dello smartphone per la ricarica a induzione.

Il volante è di pelle impunturata: piccolo, di tipo sportivo con la parte inferiore e superiore più schiacciate. Ha tre razze: nelle due orizzontali sono presenti i tasti touch luminosi dell’infotainment e della gestione del layout del cockpit da 12,3 pollici, ivi comprese le informazioni dell’auto come consumi, distanza percorsa e mappa. Il climatizzatore bi-zona mette a portata di mano di chi siede davanti due grandi manopole per la gestione della temperatura e dell’intensità dell’aria. Il display centrale, la porta di accesso dell’infotainment, è invece di 12,7 pollici. Connettività al massimo livelli sia interna, con Apple Car Play e Android Auto, che esterna con gli aggiornamenti OTA (over the air). A chiusura le numerose funzionalità di guida assistita a garanzia di una marcia sicura e confortevole.

Le sensazioni di guida

Le prime sensazioni al volante di Lynk & Co 01 sono positive. Nel centro di Milano, dove scooter, monopattini, biciclette e ogni altro strano veicolo ti sfiorano continuamente, i sensori danno prova di essere sempre reattivi, ma mai invasivi. La manovrabilità grazie all’ampio raggio di sterzata è interessante e rende agile questo compatto sport utility anche in spazi ridotti. Il navigatore è reattivo in caso si cambi percorso per errore e si vede molto bene sia sul display centrale che dal cockpit. Le sospensioni sono morbide come capita in moltissime sport utility. Ciò però comporta un certo rollio soprattutto nelle rotatorie veloci o nei cambi di direzione. Nel suo asse trasversale, invece, la macchina è composta. Il beccheggio si avverte solo nelle frenate importanti. Quasi nulla in fase di accelerazione o nel normale procedere urbano.

A meno di partenze molto sprint in modalità Power a combustione, l’auto parte sempre in elettrico Pure per poi proseguire in Hybrid. Il cambio automatico è veloce. Peccato però l’assenza dei due paddle dietro il volante per il cambio delle marce; utile nel caso ci si volesse divertire nei percorsi misti con il cambio sequenziale. In città, poi, per usare il meno possibile i freni, e ottimizzare il recupero dell’energia, 01 di Lynk & Co ha la modalità di guida B (Brake) che aumenta la resistenza elettrica del motore in decelerazione. Ciò amplifica l’effetto freno motore, riducendo la velocità, e aumenta l’intensità del recupero energetico.

 

La 01 di Lynk & Co nella variante blu

No proprietà, sì utilizzo

Inclusi nella membership mensile di 500 euro è possibile percorrere 1250 chilometri al mese. Superata questa soglia c’è un costo di 0,15 centesimi per ogni chilometro in più. Il costo aggiuntivo viene però calcolato a consuntivo. Per esempio, se si tiene l’auto per tre mesi, alla fine del terzo mese viene richiesto di pagare i chilometri utilizzati in più nel corso dei tre mesi. I chilometri non utilizzati, inoltre, vengono automaticamente caricati nel mese successivo e così via accumulando sempre più chilometri inutilizzati nel corso dei mesi di noleggio.

A oggi, quando si noleggia una macchina per uno o più mesi, questa viene consegnata nuova e sarà sempre quella nel corso del noleggio, a meno che non si presenti un problema. In questo caso Lynk & Co la ritira per sistemarla oppure viene cambiata con un’altra. In futuro capiterà sicuramente, proprio per evitare il circolo continuo di nuove macchine sul mercato, che la macchina per il noleggio mensile sia già stata utilizzata da altri membri in passato. Ma Lynk & Co garantisce che sarà perfettamente funzionante, mantenendo inalterate performance e aspetto. In più, chi noleggia mensilmente 01, può a sua volta mettere a disposizione l’auto ad altri membri della community, in pratica subaffittandola. È lui a decidere per quanto tempo e a quale tariffa. Lynk & Co si occupa di tutto: dettaglio consumi, assicurazione, infrazioni e incidenti.

A chi è destinata

Già dal comunicato stampa di 01, un po’ scarno d’informazioni tecniche sull’auto, si capisce come Lynk & Co punti molto di più a far luce sulla sua piattaforma mobile rispetto alla macchina. L’obiettivo della casa sino-svedese, infatti, è creare la community di persone che noleggeranno le sue automobili. Attualmente in Italia, senza ancora una vettura circolante, siamo già a 4000 iscritti. Non a caso, David Green, cto di Lynk & Co, intervistato prima del test-drive, ci ha dichiarato esplicitamente la loro diversità: “Noi cerchiamo di soddisfare le esigenze di quelle persone che cercano qualcosa che non hanno ancora trovato nelle case automobilistiche. Il nostro target non sono le persone che si concentrano solo sull’auto in sé, ma su ciò che l’auto porta alla loro vita, alla loro libertà di mobilità“.

Lynk & Co attraverso la 01 ha cercato di eliminare ogni fastidio o paura portandola alla pari di un’auto aziendale. Nel noleggio di 500 euro mensili è tutto incluso: optional, bollo, assicurazione e manutenzione. Bisogna solo scegliere tra blu o nera e tra plug-in o full hybrid. Tutto ciò spinge il cliente tipo della 01 a non avere un’età o una generazione definita.

Installazione Lynk & Co durante la Design Week al parco di City Life

Grazie a Link & Co, una famiglia può avere una bella auto a una tariffa mensile fissa e, se vuole, può condividerla con lo studente che abita nello stesso palazzo e ridurre così i costi. Link & Co è come Airbnb per la categoria automotive. Questo lungo periodo di lockdown, secondo Lynk & Co, ha mostrato alle persone che serve qualcos’altro di diverso rispetto al possesso della macchina. Ha consentito alla gente di ripensare a quali fossero le reali priorità nella vita. A dove veramente si vogliono spendere i soldi.

 

Ma si può anche acquistare

La 01, con i suoi 454 centimetri di lunghezza e le sue dotazioni, può ambire a gareggiare con le best seller Audi Q3 e Bmw X1, o la sorella Volvo XC40. La 01 è il primo modello lanciato sul mercato europeo da Lynk & Co e, come detto, si può scegliere tra la versione ibrida plug-in (PHEV) oppure elettrica ibrida full hybrid (HEV). Per chi volesse acquistarla, il  listino si ferma a 35.000 euro per la versione ibrida oppure 40.700 euro quella ibrida plug-in. È (quasi) già tutto compreso. I colori disponibili sono nero e blu.

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