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La Commissione Europea ha avviato un’indagine ufficiale su Pornhub, XNXX, XVideos e Stripchat, accusando queste piattaforme di non fare abbastanza per impedire l’accesso ai minori. L’inchiesta, annunciata lunedì, rientra nell’ambito del nuovo Digital Services Act (DSA), la normativa europea che impone regole più stringenti per la tutela degli utenti online, in particolare dei minori.

L’accusa: misure di verifica dell’età troppo deboli

Secondo Bruxelles, i siti coinvolti consentono l’accesso ai contenuti pornografici con un semplice clic, in cui l’utente dichiara di avere più di 18 anni. Un sistema ritenuto totalmente insufficiente per proteggere i minori.

“I bambini non dovrebbero avere accesso a contenuti pornografici,” ha dichiarato Thomas Regnier, portavoce della Commissione Europea, in una conferenza stampa. “Per questo motivo abbiamo aperto oggi un’indagine formale.”

La Commissione sospetta che queste piattaforme abbiano violato le disposizioni del DSA relative alla sicurezza dei minori, in particolare per la mancanza di strumenti efficaci di verifica dell’età.

La risposta di Pornhub: “Serve la verifica a livello di dispositivo”

In una dichiarazione rilasciata a Engadget, Pornhub ha respinto le accuse, sostenendo di essere pienamente conforme agli standard RTA (Restricted to Adults), riconosciuti dall’associazione americana ASACP (Association of Sites Advocating Child Protection).

“I nostri siti sono riservati esclusivamente agli utenti maggiorenni,” ha affermato un portavoce. “Crediamo che la soluzione reale consista nella verifica dell’età a livello di dispositivo, e non solo a livello di sito web.”

Una posizione che, però, non sembra convincere i regolatori europei.

Cosa prevede il DSA e cosa rischiano le piattaforme

Il Digital Services Act, in vigore dal 2024, consente alla Commissione di intervenire direttamente sulle piattaforme online con oltre 45 milioni di utenti attivi nell’UE. Per le realtà più piccole, invece, la responsabilità ricade sulle autorità nazionali dei singoli Stati membri.

Proprio in base a questo criterio, Stripchat è stata recentemente esclusa dalla categoria delle “Very Large Online Platforms”, e passerà sotto la supervisione di Cipro, dove ha sede legale. Tuttavia, questa nuova designazione non entrerà in vigore per altri quattro mesi, quindi Stripchat rimane per ora parte dell’indagine europea.

Se al termine dell’indagine le piattaforme verranno ritenute colpevoli di violazione del DSA, potrebbero essere multate fino al 6% del loro fatturato globale annuo. In alternativa, la Commissione potrebbe anche accettare impegni correttivi da parte delle aziende coinvolte.

Un banco di prova per la regolamentazione europea del web

Questa indagine rappresenta uno dei primi grandi test per l’efficacia del Digital Services Act. Dopo anni di critiche sull’assenza di controlli reali nel mondo dei contenuti per adulti online, l’Europa sta tentando di dettare un nuovo standard globale di responsabilità digitale.

La questione della verifica dell’età resta aperta: la tecnologia c’è, ma il dibattito tra privacy, efficacia e responsabilità è tutt’altro che risolto. Quel che è certo è che, per i giganti del web, l’era del “click per confermare” sembra sempre più vicina alla fine.

L’articolo La Commissione Europea indaga su Pornhub e altri siti per presunte violazioni del Digital Services Act sembra essere il primo su Cellulare Magazine.

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