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Si è parlato tanto dell’ingresso di Apple nel panorama degli smartphone pieghevoli, ma le uniche notizie degne di affidabilità ci dicono che la casa di Cupertino non solo non intende accelerare i tempi di progettazione ma che non vedrebbe neppure di buon occhio che tale sperimetazione fosse fatta sull’iPhone, il suo principale brand commerciale. Qualsiasi dispositivo pieghevole in futuro potrebbe essere testata nella linea degli iPad.

E così, per non dover aspettare l’iPhone pieghevole di Apple, il team di Tech Aesthetics ha deciso di avventurarsi nel creare un dispositivo pieghevole a conchiglia con la parte software dell’iPhone X e lo chassis di un Motorola Razr 2019.

Il dispositivo risultante si chiama (o si chiamerebbe) iPhone V e ha richiesto quasi un anno di duro lavoro, reverse engineering e numerosi tentativi. Il team dietro il progetto ha integrato uno schermo per iPhone X e ha ritagliato la copertura in vetro e gli strati touch lasciando l’OLED flessibile.

Il processo è stato tutt’altro che semplice e ha richiesto manovre delicate, macchinari avanzati e l’impiego di un totale di 37 schermi di iPhone X prima di ricavarne uno utilizzabile. Il progetto ha coinvolto anche un paio di Motorola Razr 2019 che sono stati smontati per ospitare gli interni di iPhone X.

Il team ha costruito una scheda madre personalizzata con componenti stampati in 3D. È stato necessario accettare alcune mediazioni tecniche ed estetiche a causa delle restrizioni di spazio e il risultato è un telefono con una batteria da 1.000 mAh che non supporta la ricarica wireless Nè quella MagSafe.

Una volta completato l’hardware, il team di Tech Aesthetics ha iniziato a modificare iOS per adattarlo allo schermo pieghevole attraverso diversi jailbroken. Il dispositivo finito supporta lo split screen e può utilizzare entrambi i lati del display pieghevole.

L’articolo iPhone V è il primo iPhone pieghevole, con una sorpresa sembra essere il primo su Cellulare Magazine.

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