Con una mossa inaspettata, Google ha mostrato alcuni dettagli della serie Pixel 6 due mesi prima dell’annuncio ufficiale. Fra le informazioni presentate, quella sicuramente più degna di nota è Google Tensor, il nuovo processore in grado di sfruttare l’intelligenza artificiale
Già da tempo circolavano indiscrezioni riguardanti un processore personalizzato in sviluppo da Google, e finalmente è stato rivelato. Frutto di uno sforzo durato quattro anni, il Google Tensor sarà dotato di tecnologie di machine learning, rendendolo capace di apprendere dagli utenti. Inoltre, grazie al nuovo chip di sicurezza Titan M2, la serie Pixel 6 sarà la più sicura fin’ora.
Ecco le parole di Sandar Pichai, CEO di Google:
Abbiamo sempre pensato ai nostri prodotti nell’ottica di far progredire l’informatica. Il nostro chip personalizzato Google Tensor, che ha richiesto quattro anni di lavoro e si basa su due decenni di esperienza informatica di Google, fa proprio questo. A partire dal lancio dei telefoni Pixel 6 questo autunno, contribuirà a rendere possibili esperienze più utili, da un miglior riconoscimento vocale che utilizza metà del consumo energetico a un migliore rilevamento del volto per le foto sfocate in condizioni di scarsa illuminazione.
Per quanto riguarda le fotocamere posteriori, il modello standard includerà due sensori mentre quello Pro ne avrà tre, posizionati nella nuova Camera Bar. Sono confermati anche lo schermo da 6,7 pollici a 120 Hz per il Pixel 6 Pro e lo schermo da 6,4 pollici a 90 Hz per la versione base.
Il Pixel 6 arriverà nelle colorazioni nero, verde menta e arancio corallo, mentre il Pixel 6 Pro sarà venduto in nero, oro e argento. Maggiori informazioni saranno rivelate in autunno.
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