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Un’offerta pubblica d’acquisto semplificata con il 61% di premio sull’ultimo prezzo di scambio, per l’intero controllo delle azioni societarie, con finestra per un’uscita dalla Borsa: l’ha lanciata Xavier Niel, fondatore e azionista di Iliad, tramite il veicolo societario HoldCo II che detiene già direttamente e indirettamente il 70,6% del capitale e il 78,7% dei diritti di voto nel gruppo, che salgono al 74,9% e all’83,6% considerando manager e azionisti storici di Iliad collegati alla holding. Agli azionisti minoritari Niel offre un prezzo di 182 euro ad azione, mentre giovedì sera il titolo veniva scambiato a 113,15 sulla piazza di Parigi. L’offerta è già stata accolta in modo favorevole dal consiglio di amministrazione e la negoziazione avrà una durata di dodici giorni.

Il progetto prevede un maggiore coinvolgimento di Niel nelle dinamiche aziendali e la costituzione di un comitato di esperti indipendenti. Il motivo dell’offerta, spiegato dalla stessa HoldCo II è la necessità di “rinforzare in modo molto significativo gli investimenti organici indispensabili a perseguire gli sviluppi nelle tecnologie future (5G e fibra ottica soprattutto), proseguendo un ciclo di crescita iniziato nel 2018 in Francia e all’estero (Italia, Irlanda e più di recente Polonia). La volontà è di concentrarsi sui progetti di sviluppo e qualità del servizio con maggiore serenità, a fronte di un’accelerata strategia di investimento ed espansione e una conseguente “volatilità importante nel prezzo delle azioni in ragione di uno scarto tra le attese a breve termine del mercato finanziario e i bisogni del gruppo per mettere in opera i suoi obiettivi strategici a medio e lungo termine”.

“La nuova fase di sviluppo di Iliad esige trasformazioni rapide e investimenti significativi che saranno più facilmente eseguiti come società non quotata”, ha rimarcato Niel. “Questa operazione assicura l’indipendenza strategica di Iliad”, aggiunge il direttore generale, Thomas Reynaud. La compagnia in Italia ha chiuso il primo semestre 2021 con fatturato in crescita del 22,9% a 383 milioni di euro, 7,8 milioni di utenti mobili per una quota di mercato pari al 10% e una rete radio con 7.800 siti attivi su cui ha investito 200 milioni di euro da gennaio a giugno. La compagnia dichiara un Ebitda-al (una misura di margine operativo lordo) semestrale positivo per 6 milioni di euro e break-even raggiunto a tre anni dal suo lancio sul mercato.

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Mentre in Italia la compagnia telefonica ha raggiunto il breakeven, il fondatore Niel lancia un’offerta per avere il controllo completo dell’azienda oggi quotata
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